venerdì 22 febbraio 2008

Chi è Moly Bloom?


Vi chiederete chi è Molly?
Ebbene il mitico personaggio dell'Ulysse di J.Joyce, essenza stessa della femminilità e della condizione umana, vista dal pianeta donna, è il prototipo di quello che ognuna di noi vorrebbe essere e che puntualmente non è mai, tranne in alcuni casi.
Dicevo in arte Molly Bloom e tutti si domanderanno sei artista?
Ebbene si, a modo mio, ci vuole arte ad arrangiarsi nella vita.
Cosa volete farci io ci tento e sembra ci riesca benissimo e se vi sembra poco chiedetelo ai miei amici ..... ma si alla mia amica Greta per esempio lei si che di maschere se ne intende o a Raimondo, Raimondo l'amore della mia vita...... della mia vita??
Ma sono io l'amore della mia vita tesoro caro.
Me lo dice anche il mio amico il “Signor G.” (avviso per i maschietti patiti dell’articolo non parlo del punto “g” ) ma di quel signorotto ultra cinquantenne con quell'aria da ragazzino
(avanguardia pura) trasudante di una realtà un po’ cosi alla Peeter Pan cosi anacronistico nel suo genere e così fuori dal tempo.
Ma mi piace la sua idea dei piani, ma non quei piani quelli delle case, ma quelli dell'emozione e della dimensione interiore.
In questo siamo uguali vale la pena viverle le emozioni e non da fuori ma tutte dal di dentro.
Eheheheh maliziose, non è una penetrazione ma una compenetrazione diverso il concetto diverso il piacere.
Il piacere di non essere mai in contrasto con se stessi come diceva Seneca.

Molly Bloom "appena alzata"


Sto seduta da tempo, e quello che non arriva mai,
brutto porco se non ti fai vivo giuro che ti castro.... mio marito come al solito mi rompe le palle .... "come se non avesse di meglio da fare" adesso addirittura credo che mi controlli, ed io che altro non sono, che una casta diva in questo mare di plastica; qui, c'è tutto da fare, ma non ho voglia di alzarmi ,sembra sempre che lo stimolo odierno, sia diventato uno sfarzo di pura fisicità....
e questo personaggio qui, però, ma sii quello che si mette la maschera per nascondere le sue vergogne lasciando libero tutto il resto, guarda usa persino le mollette per farsi stirare i capezzoli ...e guarda quest'altro poi,
neanche in India tanta miseria !!!
Avvolta nel mio involucro di cellophane, son bella che pronta per uscire la fuori eppure non mi va, nonostante tutto io, io, io la divina ,sono comunque sempre una grande artista...non ci credete... venite e ve la faccio vedere!!!

Molly Bloom "la vista dello specchio catrastrofe"


Eccola la magnifica, la divina, pronta per una nuova avventura, alla deriva di qualche personaggio
per cosi dire inconsueto, anche se mi verrebbe da pensare che le sane, vecchie e care abitudini, siano il presupposto di una chimera e ormai lontana chiamata normalità.
Accidenti si sta facendo tardi e sarà meglio che alzi il mio onorevole culo dal divano e affronti il face to face di guardarmi allo specchio; mamma mia e che cacchio ho la faccia stropicciata come la carta stagnola riciclata nel frigo e due dighe sotto gli occhi che qualcuno si permette di chiamare borse manco fossero due vuitton di valore….

Molly Bloom "dopo la catastrofe"

Make-up a parte è proprio tardi il lavoro mi aspetta ed io che sono la Divina non posso certo presentarmi così…. (altro che la bella e la bestia dipende da che parte la guardi…) come una ragazzetta qualsiasi siiii… perché spesso noi donne facciamo tanto le brave ragazze acqua e sapone agli occhi degli altri e poi ci ritroviamo come delle martiri perseguitate dalle malefatte del tempo che passa, alla ricerca disperata di un rimedio che ci faccia sembrare più giovani più attraenti e forse anche più donne è gia… sembra strano detto cosi, eppure ci sono uomini che ci sanno fare concorrenza alla grande tesoro caro, ostentando talvolta una femminilità alla stregua della nostra … e noi sconsolate da questa atavica mania di esser sempre le prime ci dimentichiamo spesso delle cose davvero importanti abbattendo con forza brutale gli sguardi delle persone che ci stanno accanto preoccupandoci del nostro io esteriore, trascurando sino allo scatafascio l’aura celestiale che ci circonda ed è cosi che in fretta e furia ci camminiamo fiduciose incontro alla vita e agli anni che passano (altro che ritratto di Dorian Grey) pensando che sono i tempi che cambiano e tutto ciò che prima era fuori dal comune ci appare nomale se cosi si può dire….

molly bloom "maschere"


Normalità, divine mie, come se riuscire ad esserlo, sia come somigliare ad un mutante, “un termine che fa riferimento a personaggi comparsi prima nei racconti di fantascienza e nei fumetti, poi nei film ed oggi nella realtà di tutti i giorni, creature mostruose o più semplicemente esseri viventi antropomorfi, che grazie a delle mutazioni incidentali o create appositamente nel proprio DNA, assumono delle caratteristiche diverse da quelle degli individui “normali” tutto questo mi fa pensare alla mia carissima amica Katuscia, lei così all’esterno della sua maschera vuole che la si chiami, proprio cosi mie care , lei la squinzia, sostiene che fa molto ragazza dell’est… e le permette di vivere la sua normalità, celando la dolce ed ignara fanciulla che dentro di lei. “e ci crede soolo lei”, già perché riuscire ad essere reali nella propria quotidianità di un falso costruito ad Doc “inteso come un disturbo ossessivo e compulsivo” di ciò che si mostra agli occhi altrui dipingendosi addosso come fosse un vestito ciò che gli altri vedono di noi, perché mie care a seconda della situazione dobbiamo sempre metterci una maschera o abito che sia per poterci adeguare alle situazioni che ci mutano attorno;brave ragazze immacolate agli occhi del papà una sorta di Lara Croft in “Tomb Raider” quando andiamo per strada o meglio ancora delle velate ballerine del Moulin Rouge in versione decisamente porca ma solo dopo le 23.00”…
Con tutti questi abiti che ci dobbiamo mettere ci servirebbe un monolocale dentro di noi che si crede un attico di Beverly Hills, e chi glie la più… sconcertata come non mai mi ritirerò nel mio Harem che per oggi ne ho dette abbastanza …

Molly Blomm "harem"


Harem "luogo riservato" destinato alla vita privata di noi donne, proprio così mie care, ognuna di noi ha un Harem dentro di se, con i suoi segreti a prescinderne dalla natura li custodiamo, alla stregua della nostra maschera, perché le persone non possono, non devono e soprattutto non vogliono entrare nei nostri appartamenti, hehehe non quegli appartamenti gli altri… “a buon intenditor” perché questo, implicherebbe almeno due cose al quanto inquietanti: la prima è che dovrebbero ascoltare i nostri problemi, farfugliando una soluzione che ci possa quantomeno consolare e spesso la superficialità odierna , porta a dialoghi di ben diverso spessore o più semplicemente, viene sempre più spesso a mancare il desiderio di ascoltare conoscere e comprendere i pensieri altrui ….La seconda è che ci dovremmo spogliare del nostro vero io, togliendo le maschere che ci avvolgono e ci soffocano spesso d’ipocrisia mettendo a nudo la nostra femminilità, con tutto ciò che di meraviglioso può trasparire, a patto di porre a rischio la nostra sensibilità, la nostra fragilità alla mercee di chissà quale volto oscuro, è già mie care perché oggi giorno anche noi donne non ci vogliamo fidare di nessuno, nemmeno di un amico o peggio ancora del nostro uomo e ci terrorizza a volte l’idea che qualcuno possa conoscere i nostri segreti e i nostri veri sentimenti poiché implicherebbe un mettersi a rischio da eventuali malefatte altrui o peggio ancora permettere ad altri di conoscerci e capirci…. E pensare che spesso sotto quintali di polveri nell’ombra di noi stesse giace un’anima candida pura… (ho detto spesso non sempre mie care) ma dobbiamo per cosi dire farci coraggio e tirarLa fuori ….perché facendoci conoscere per quello che siamo veramente possiamo esternare il nostro io e risplendere della luce di no stesse.